L'arte della gioia

franci.b
00giovedì 20 agosto 2009 19:11

di Goliarda Sapienza - ed Einaudi

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Stamattina (in ospedale, dove sono rimasta 5 ore per il breath test del lattosio) ho conosciuto una donna che mi è piaciuta molto.
Chiacchierando di molte cose, esperienze di vita e di libri, mi ha consigliato questo testo.
L'ho appena ordinato alla Libreria Universitaria online, ho letto la recensione e non vedo l'ora di poterlo leggere. Sono certa che mi piacerà.


Per farvi un'idea vi copio di seguito la recensione scritta da Federico Scrimaglio (anche se riguarda Stampa Alternativa la casa editrice precedente)
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Goliarda Sapienza morì a Gaeta dove amava stare a lungo sulla spiaggia a guardare il mare.
Ne aveva passate tante: dal successo come attrice negli anni ’40 all’abbandono della carriera per un’intensa attività di scrittura; vicende giudiziarie che l’avevano portata in carcere a Rebibbia - dove è nato il libro “L’Università di Rebibbia” - e verso la fine della sua vita l’insegnamento al Centro Sperimentale di Cinematografia.
Veniva dalla Sicilia e nella sua scrittura si avverte il ritmo fluente del mare che s’increspa e si acquieta. Una scrittura diretta, corporale perché vibra di tutte le impressioni di quella intelligenza dei sensi fisici pronta a cogliere ogni sfumatura, ogni trasformazione lì dentro nel nostro compagno di lungo corso, il corpo.
E quindi può parlare della sessualità, dell’amore fisico in modo libero, diretto, arioso, profondo mai volgare o gratuito. Colpisce subito nelle prime pagine la netta presenza della fisicità dell’amore, della sua bellezza e necessità.
Questa capacità non di descrivere ma di entrare nell’intimo di una situazione erotica svelandone ogni piega nascosta: la dolcezza, i trasalimenti e gli abbandoni.
La copertina di questo libro scritto nell’arco di nove anni - dal 1967 al 1976, anni densi, tormentati, felici - è di un arancio che quasi sconcerta se non fosse per quella maschera etrusca che fa la linguaccia a mò di sfida: “E adesso, se ti va, prova a leggermi!”. Sul retro c’è lei, Goliarda, che fuma una sigaretta stesa su un’amaca e quel suo sguardo mite, con gli occhi sofferti e comprensivi, sembra di ritrovarlo nelle pagine del libro. Cos’è l’arte della gioia, misteriosa eppure chiara protagonista dell’opera, che s’incarna nella vita del personaggio principale, Modesta?
Ragazzina che conosce precocemente la felicità e il dolore, cresciuta in un monastero di suore, poi in una nobile dimora retta da una poderosa e anziana signora, la principessa Gaia, sua avversaria e maestra di vita; Modesta crescerà, saprà cavarsela e vivere intensamente ogni esperienza portando il suo pensiero a quella volontà lucida di essere felice perché pienamente autrice di se stessa, in grado di non soccombere ai pregiudizi, a quello che una donna deve fare o essere.
La storia, quella a lettere maiuscole che percorre la prima metà del secolo scorso, rivive nel libro attraverso le sue sensazioni, non irrompe mai come protagonista, emerge solo dallo sfondo. Gli occhi del libro sono quelli di Modesta che racconta la sua vicenda ma anche quelli di una narratrice che si confonde con lei, così che i passaggi dalla prima alla terza persona sono fludi, senza alcuno stacco.
Il tempo scorre e a volte salta in modo netto da un capitolo all’altro ma più che una cesura, un taglio deciso è un tempo interiore ritmato dalla volontà di Modesta di comprendere tutto quello che le accade intorno e non farsene dominare. Sono ore, minuti, giorni, anni di chi è autore della propria storia.
Modesta, diventata principessa, darà vita a una comunità di figli naturali e acquisiti, amici che si perdono e si ritrovano, dove i personaggi crescono secondo la necessità del loro percorso interiore, senza vincoli od obblighi di sorta.
Un luogo segnato dai ritmi delle stagioni, dalla presenza del mare, dalla vita scandalosa per occhi estranei che vi si svolge dentro.
Un libro cinematografico perché fatto d’immagini che restano impresse per la loro vivacità e per una ricchezza nella capacità di descriverle e farle vedere allo sguardo interiore sicuramente originale.
Una gioia, quella che attraversa la vita di Modesta e dei suoi compagni, cercata, odiata, allontanata, desiderata. Una gioia che coincide con la lucidità del pensiero e del dubbio che Modesta coltiva come sola possibilità di essere indipendente dalla pastoie del conformismo.
Goliarda Sapienza scriveva di mattina con delle penne bic su dei piccoli quaderni che le ricordavano quelli della sua infanzia. Finito di scrivere scendeva le scale e talvolta piangeva. Lacrime di gioia per quel tempo rubato anche alla felicità, come amava definire la scrittura. Eppure quanto di guadagnato alla fine!
Quella gioia che nasce dalla necessità, dalla bellezza di portare a termine qualcosa che spinge a tutti i costi per vivere.

Federico Scrimaglio


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garganna
00giovedì 20 agosto 2009 20:03
Me gusta... grazie !!!! [SM=g27811]
garganna
00giovedì 20 agosto 2009 23:43
appena acquistato su BOL.it [SM=x974239]

per la cronaca... sul sito c'e' l'offerta 3 per 2 : ogni tre libri acquistati il piu' economico te lo regalano... ed oltre 49 euro la spedizione e' gratuita...

rispetto ad altri siti ho avuto un risparmio di oltre 10 euro [SM=x974247]

°Farfarella°
00venerdì 21 agosto 2009 09:04
Re:
garganna, 20/08/2009 23.43:

appena acquistato su BOL.it [SM=x974239]

per la cronaca... sul sito c'e' l'offerta 3 per 2 : ogni tre libri acquistati il piu' economico te lo regalano... ed oltre 49 euro la spedizione e' gratuita...

rispetto ad altri siti ho avuto un risparmio di oltre 10 euro [SM=x974247]




Ottima notizia! Questo libro ispira anche me [SM=g27822]


franci.b
00mercoledì 2 settembre 2009 16:35
Bello, bello, bello!

diverso da come me lo aspettavo, ma lo consiglio caldamente.
me lo sono bevuto d'un fiato ieri e ci ho trovato dentro tantissime parti di me, ho trovato anche dei pezzi di assoluta poesia
un libro di idee e di identità femminile che per me tutte dovrebbero leggere.

[SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]
garganna
00mercoledì 2 settembre 2009 19:13
Re:
franci.b, 02/09/2009 16.35:

Bello, bello, bello!

diverso da come me lo aspettavo, ma lo consiglio caldamente.
me lo sono bevuto d'un fiato ieri e ci ho trovato dentro tantissime parti di me, ho trovato anche dei pezzi di assoluta poesia
un libro di idee e di identità femminile che per me tutte dovrebbero leggere.

[SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]




lo hai letto in un giorno ????? [SM=x974217]

Io lo ho iniziato e mi ha preso subito... ma mi sa che ci mettero' un po' piu' di tempo... [SM=g27819]
franci.b
00mercoledì 2 settembre 2009 20:28
Re: Re:
garganna, 02/09/2009 19.13:




lo hai letto in un giorno ????? [SM=x974217]

Io lo ho iniziato e mi ha preso subito... ma mi sa che ci mettero' un po' piu' di tempo... [SM=g27819]





sì, in un giorno.....

...ma non ti preoccupare sono io l'anormale... che divora i libri!!!!
(non riesco a dormire fino a che non ho visto la fine) [SM=g27834]


bello, bello , bello...raramente un libro mi ha preso come questo!
non so dove sei arrivata,però direi che la parte "matura" è la parte migliore (o forse quella che ho apprezzato di più)!

[SM=g27811]

garganna
00sabato 9 febbraio 2013 16:47
Bellissimo... non avevo mai finito di scrivere la mia recensione. Bellissimo all'ennesima potenza... la storia di una vita, la storia di una donna... e che donna. Si la parte matura e' la migliore... come la vita !!!!! Lo ho letto, riletto, regalato, prestato, perso, ricomprato... ora lo vado a cercare... mi manca sul comodino !!!!!!
Frapap
00domenica 10 febbraio 2013 10:02
Ora tocca cercarlo anche a me!
Frapap
00domenica 10 febbraio 2013 10:06
Prenotato in biblioteca (le biblio della zona sono in rete e si possono prenotare on-line i libri anche delle altre biblioteche e poi andare a ritirarli a quella più vicina!)
Frapap
00lunedì 1 luglio 2013 20:17
Letto! [SM=g27811]
Ammetto che all'inizio, quella violenza è stata per me un pugno in pieno stomaco... mi son detta lo mollo: non sono in periodo di storie drammatiche, ma ho fatto uno sforzo e ho continuato.
E ho fatto bene.
Poi mi sono un po' scandalizzata, ma ho continuato, Modesta ragazza (vedi cosa succede a madre Leonora) non mi piaceva molto... e poco dopo invece mi sono affezionata a lei, mi piace il suo modo di essere "rivoluzionaria".
Un romanzo che ha tutto: storia, amore, eros.
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