per prima cosa felice di vedervi....
personalmente penso di aver metabolizzato il mio problema.. non ci posso fare molto purtroppo ed anche se ne sa molto poco...
Sono arrivata quindi alla conclusione che e' inutile rimanere in posizione di stallo e piangersi addosso... la vita e' come una partita a poker... in cui tra l'altro non serve a niente barare perche' prima o poi ne si paga il conto. Dopo aver passato e ripassato... non ho che da giocare con le carte che ho in mano....
Ed a quale tavolo potevo tornare a giocare se non qui ? Eccomi allora... con molta umiltà... e tanta pazienza.
Tra prima ed ora la differenza sta nella consapevolezza che non posso ambire a cali di un chilo a settimana... che il famoso treno e' ormai andato... e che ora non ho che da godermi il panorama offerto dai regionali formato tartaruga...
Mi sono imposta regole.. che spero di ricordarmi nei momenti bui...
1. Vietato piangersi addosso perche' non ne ho motivo...
2. Anche se ne avessi motivo non serve a nulla...
3. Fare della dieta uno stile di vita.... ma sul serio...
Corollario al n. 3 ... Vietato barare.. vietati mezzucci tipo "faccio quella dieta al posto di quell'altra perche' mi fa mangiare piu' pane" oppure "mangio cioccolata perche' e' antinfiammatoria" o similari... qui la strada e' una ed una sola... mangiare bene ed in modo equilibrato !!!!!
4. avere tanta pazienza
5. prendersi cura di se... cioe' IO DEVO PRENDERMI CURA DI ME....
Corollario al n. 5..... non posso pretendere dagli altri quello che io non faccio... assumersi le proprie responsabilità e' anche questo... sono io che devo farlo finche' posso...
6. La vita e' movimento... in tutti i sensi !!!!
Devo percio' farlo in tutte le maniere... devo muovermi fisicamente e mentalmente... spostarmi dalle mie posizioni... prendere aria... riempire i polmoni... cambiare visuale... Troppe cose sono cambiate in questi anni mentre io rimanevo ferma in simbiosi con mia madre.... mentre lei moriva mi facevo morire io... non volontariamente sia ben inteso... ma fisicamente lo ho fatto...... io ho sempre avuto un problema grosso di simbiosi con mia mamma.. sarà che sono nata di otto mesi e che non ero pronta al distacco e lei non era pronta a lasciarmi andare... ma siamo sempre state legate da un qualcosa di fisico... un cordone ombelicale che non si e' mai scisso... mai fino alla sua morte. Molto di me se ne e' andato con lei... sia durante gli anni della malattia che durante l'agonia finale... voi non immaginate quante volte mi sono svegliata la notte di soprassalto con l'angoscia di trovarmi in quella bara chiusa... anche perche' ho pregato che se ne andasse... ho respirato con lei fino all'ultimo respiro... ho sentito sui miei piedi quel freddo che doveva sentire lei mentre i suoi diventavano neri... e non immaginate nemmeno il senso di colpa dopo... per averla accompagnata e non osteggiato ancora quel suo ultimo viaggio...
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In questi mesi ho cercato di capire... ho dovuto suturare la ferita della scissione. Non e' vero quello che si dice "dopo la senti dentro di te... " e' bugiaaaaaaaaaaa.... dentro senti sempre solo e soltanto te stesso che ha paura di agire stavolta senza di lei... fuori da quello schema "protagonista - antagonista" che aiuta a costruire la fiaba della vita... Non sai piu' quindi se agisci bene o male... non riesci piu' a distinguere tra i mulini a vento e sancho panza... ed anche se ti senti il solito Don Chisciotte a cavallo del suo Ronzinante il vagare e' solo in tondo ed in una notte buia....
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7. non c'e' piu' un sette dopo quello che e' uscito fuori sul 6.
Devo smettere di scrivere... stamani ho gia tirato fuori abbastanza senza nemmeno volerlo...
scusatemi veramente non era mia intenzione...
Grazie di sopportarmi...
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