00 21/02/2012 17:18
Vi posto le primissime righe:

Comincia tutto un lunedì mattina, una giornata cupa, opprimente. Mi sveglio, e all’improvviso mi rendo conto che non ci sono feste in vista per il fine settimana, che non c’è più pane in casa, e che ho problemi di carnagione, troppo secca. E così dico ad alta voce, tra me e me: «Che cosa ci fa una ragazza simpatica come me in un posto come questo?»

Le tende sono sporche (e se provassi a lavarle si disintegrerebbero), i braccioli del divano così lisi che si vede l’imbottitura. I fili d’argento dell’albero di Natale hanno messo radici nel tappeto. E qualche spiritoso ha scritto sulla polvere che copre il tavolino del salotto, YANKEE GO HOME.

Sono quei maledetti bambini. É colpa loro se mi sveglio con questa depressione addosso. Se solo mi lasciassero in pace, potrei svegliarmi a modo mio.
Invece si mettono in fila davanti al mio letto e mi fissano come se fossi Moby Dick in secca su qualche spiaggia.

«Ci sente. L’ho vista sbattere le palpebre.»
«Aspettate che si giri, poi mettetevi a tossire tutti insieme.»
«Perché non le diamo un bel pugno e poi le chiediamo quello che vogliamo, senza tante storie?»
«Fuori!»
«Si sta tirando le coperte sulle orecchie. Avanti con la tosse.»



"Ho provato tutti i tipi di pillole e cerotti, ma ho trovato una sola cosa che davvero elimina l'appetito:la pizza!"(cit.)