Il fascino del proibito

Ieri sera su rai5 ho beccato un servizio un pò strano, in merito al cibo.
Era un esperimento comportamentale condotto su dei bambini dell'asilo, in merito alle dinamiche nei confronti del cibo.
C'erano 2 cibi, a pari livello di apprezzamento da parte dei bambini. mango e uvetta.
Hanno posto una regola: a ricreazione potevano prendere quanto mango volevano, mentre per l'uvetta dovevano aspettare il suono di una campanella.
Telecamera nascosta.
Il primo giorno, tutti hanno mangiato con piacere il mango, ma c'è stato un incremento, lieve, di interesse per l'uvetta.
Aspettavano con impazienza il segnale.
Il secondo giorno, già alcuni bambini hanno manifestato comportamenti inconsueti verso l'uvetta, con il bisogno di rivendicare il dominio su di essa (ad esempio un bambino invece di mangiare il mango è rimasto tutto il tempo vicino all'uvetta ad ammonire i compagni di non poterla ancora prendere.)

Insomma, un crescendo.
Ogni giorno, i bambini erano più ingordi di uvetta e più disinteressati al mango, nonostante si fosse partiti da una situazione di parità di apprezzamento tra i due.

Tutto questo, per ribadire un concetto che sembra tanto avversato quando si parla di regimi dimagranti: no ai cibi tabù.

Quando ci mettiamo a dieta, non stiliamo una...lista nera di cibi che non bisogna mangiare, o ad un certo punto non potremmo farne a meno.
E buonanotte al secchio.

Grande invenzione della WW: io posso mangiare tutto quel che voglio, quando voglio.

che secondo me non è solo un'ottima cosa per aiutare a rispettare il regime, ma anche per impostare un dopo basato su alimentazione sana che riesca a ddurare nel tempo.