Nel mare ci sono i coccodrilli (Fabio Geda)

Preferisco presentare il libro con la recensione "ufficiale" quella di Amazon

Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti. Ma ora stai diventando troppo grande per la buca che tua madre ha scavato vicino alle patate. Così, un giorno, lei ti dice che dovete fare un viaggio. Ti accompagna in Pakistan, ti accarezza i capelli, ti fa promettere che diventerai un uomo per bene e ti lascia solo. Da questo tragico atto di amore hanno inizio la prematura vita adulta di Enaiatollah Akbari e l'incredibile viaggio che lo porterà in Italia passando per l'Iran, la Turchia e la Grecia. Un'odissea che lo ha messo in contatto con la miseria e la nobiltà degli uomini, e che, nonostante tutto, non è riuscita a fargli perdere l'ironia né a cancellargli dal volto il suo formidabile sorriso. Enaiatollah ha infine trovato un posto dove fermarsi e avere la sua età. Questa è la sua storia

Lo ho acquistato e letto spinta dai giudizi positivi...

Personalmente non mi e' piaciuto...

Non per la storia... ovviamente quella e' commovente, ti fa pensare, etc. etc. ... il problema e' dove poi alla fine il libro conduce il lettore... o almeno dove ha condotto me...

In pratica Enaiatollah finisce il suo viaggio in Italia... e lo finisce qui perche' qui trova brava gente che lo aiuta e che lo fa sentire a casa.

Ecco... la cosa mi ha irritato...

Perche' mi e' sembrata una celebrazione di istituzioni e gente che solo raramente e' cosi' come e' presentata nel libro....

Insomma... ci ho sentito tanta puzza di autocelebrazione da parte di fabio geda (che lavora in centri di accoglienza) e di lecchinaggio da parte di Enaiatollah !

Giudizio veramente mediocre...

vidi un'intervista del ragazzino a che tempo che fa, mesi addietro.
Mi era presa voglia di leggere il libro, poi non ricordo perchè passò via.
Ricordo mi chiesi come era venuto fuori il libro, perchè il ragazzo dava l'impressione di non essere interessato nè al libro nè al raccontare la sua storia.
Non intendo che fosse restio a farlo, il che sarebbe anche stato comprensibile, ma proprio che non capiva cosa ci fosse di tantointeressante in quelle storie.
Che so...come se qualcuno ti chiedesse come pieghi le camicie: tu lo dici pure, ma non è che ti sembra una cosa così sensazionale

Iana!, 12/01/2011 14.28:

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vidi un'intervista del ragazzino a che tempo che fa, mesi addietro.
Mi era presa voglia di leggere il libro, poi non ricordo perchè passò via.
Ricordo mi chiesi come era venuto fuori il libro, perchè il ragazzo dava l'impressione di non essere interessato nè al libro nè al raccontare la sua storia.
Non intendo che fosse restio a farlo, il che sarebbe anche stato comprensibile, ma proprio che non capiva cosa ci fosse di tantointeressante in quelle storie.
Che so...come se qualcuno ti chiedesse come pieghi le camicie: tu lo dici pure, ma non è che ti sembra una cosa così sensazionale

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Infatti.. e questo e' lo spirito con cui racconta la sua storia mentre Fabio geda tenta in ogni modo (anche con intermezzi nel racconto) di far sentire il lettore in colpa perche' sta dalla parte forunata del mondo (non so se sono riuscita a far arrivare cio' che sento... ).

Insomma mi e' sembrato uno sfruttamento della vita del ragazzo... (che magari sarà anche stato pagato... o non si rende veramente conto dell'evento commerciale/politico che c'e' dietro...)